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I Robot industriali: innovativi, collaborativi, pioneristici

21 Novembre 2024 0 Comments senza-categoria

I robot industriali sono macchine automatizzate, programmabili, concepiti per eseguire attività rischiose per le persone, così come operazioni di routine del tutto ordinarie ma che possono richiedere precisione e alta velocità e notevole precisione. Essendo dispositivi versatili e impiegabili in tutti i settori, rappresentano una soluzione necessaria in un mondo a ritmo accelerato. Questi robot multifunzionali si distinguono per la presenza di braccia robotizzate a sei assi, in grado di muoversi in contesti diversi. Dalla produzione di veicoli a quella del settore alimentare, passando per il settore farmaceutico, rappresentano un’ottima opzione specie in ambito catena di montaggio. Sono stati inventati per imitare le azioni degli esseri umani e ancor oggi eseguono un buon numero di operazioni nella produzione industriale. Uno dei componenti fondamentali è il controller, definibile come il cervello del robot in grado di controllarne i suoi movimenti e programmare le istruzioni operative per l’esecuzione di diverse funzioni.

Robot industriali, alcune caratteristiche

I robot industriali devono avere da tre a sette assi per potersi muovere liberamente all’interno di ambienti multidimensionali. La presenza di sensori garantisce la massima precisione per portare a termine tutte le operazioni in magazzini, fabbriche, nell’ambito del montaggio o gestione dei materiali. I robot industriali detti articolati possono gestire carichi pesanti, ma si rivelano mezzi affidabili anche per attività che richiedono estrema cura per i dettagli, come il confezionamento di articoli di taglia piccola. Sfruttando tecnologia a base cloud, incentivano la produzione e la qualità. Ogni robot ha una base fissa, con articolazioni meccaniche, come

  • Il braccio, costruito sul modello del braccio umano. I giunti e il motore interno controllano il movimento, assicurano flessibilità e precisione
  • L’organo terminale, o mano, è l’utensile specifico. Agisce in qualità di fresa, trapano, pinza e si muove in uno spazio di lavoro. Nell’automotive, l’organo terminale maneggia sportelli, sedili, motori

 

Robot cartesiani

Esistono diversi tipi di robot, per cui è sempre bene distinguerli. Tra i robot più utilizzati sulla linea e nella logistica, il robot cartesiano è progettato sul modello dell’asse omonimo a sistema di coordinate x,y,z. Questi robot si muovono seguendo linee rette, e si rivelano ideali per l’accuratezza e la capacità di ripetere con straordinaria precisione movimenti specifici. I robot cartesiani sono facili da personalizzare, in termini di velocità, precisione e numero di assi. Per quanto riguarda la manutenzione, la maggior parte dei tecnici può far fronte alla sostituzione dei componenti, che si tratti di asse, drive o motore. Lo spazio di lavoro è un’area limitata, per cui sono controllabili facilmente, e sono adatti per compiti specifici sulla linea, come la saldatura. Tuttavia, sono strumenti validi anche per operazioni di carico e scarico in ambito logistico, malgrado la struttura rigida impedisca movimenti rotatori riscontrabili in altre tipologie di robot.

Ampie applicazioni, innumerevoli vantaggi

Sin dagli anni Ottanta i robot industriali sono diventati un punto di riferimento in vari settori industriali grazie al loro utilizzo per svolgere mansioni delicate, come la saldatura ad arco o a punti. L’auspicio è quello di proteggere i lavoratori da scottature e dall’inalazione di sostanze cancerogene. Nell’automotive e nel settore aerospaziale, i robot trovano ampia applicazione nell’ambito della lastratura e verniciatura. Tra i vantaggi più evidenti, l’applicazione uniforme di tinte e rivestimenti, nonché il contenimento di sprechi a fronte di una ineccepibile qualità del prodotto finito

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robot industriali

I robot industriali collaborativi, un po’ di storia

I Robot industriali rispondono alla definizione di robot collaborativi, essendo progettati per lavorare con le persone. Oggi siamo in presenza di robot evoluti, dotati di sensori e videocamere grazie ai quali è possibile rilevare la presenza e i movimenti degli operatori in modo da evitare qualsiasi tipo di incidente. La robotica si è evoluta di pari passo con lo sviluppo di altre tecnologie, dei sistemi di hardware e software. L’evoluzione si è tradotta in abilità sempre più sofisticate nella produzione di articoli di qualsiasi tipo. Un’evoluzione possibile grazie a pionieri come George Devol, inventore del braccio robotico noto Unmate, brevettato nel 1954. Devol collaborò con Joseph F. Engelberger, fisico e ingegnere, fino alla fondazione di Unimation nel 1962. Un’azienda all’avanguardia, prima dell’ulteriore salto di qualità della robotica industriale tra gli anni Sessanta e settanta, grazie a robot sempre più capaci di percepire e comprendere i movimenti dello spazio lavoro circonstante.

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