Il pick-and-place è, come suggerisce la locuzione angolofona, un sistema automatizzato dove i robot aziendali hanno il compito di raccogliere un prodotto da un punto per depositarlo in un altro. Operativi in tanti ambiti industriali – inclusi contesti produttivi di rilievo – spiccano per la loro versatilità. Così, dall’ automotive al settore farmaceutico, il pick and place ha acquistato spazio anche nel confezionamento e nella logistica. Dove robot di questo tipo diventano addetti al carico e allo scarico merci, organizzano lo spazio lavoro dedicato alle spedizioni, caricano i container sulle navi. Pertanto, gli operai che un tempo si dedicavano a queste operazioni, hanno la possibilità svolgere mansioni più gratificanti. Ci sono aziende europee dove il picking ha mostrato tutta la sua efficienza, con robot in grado di movimentare centinaia di container ogni ora. Sistema di Visione, Sistema di Presa, sistema di controllo costituiscono tre componenti essenziali.
I robot impiegati nel picking differiscono per tipologia o a seconda del carico di lavoro. Sensori avanzati e telecamere sofisticate fanno la differenza. Grazie al sistema di visione, i robot si orientano e riconoscono l’articolo. Quindi lo prendono utilizzando pinze meccaniche, lente, ma precise, oppure ricorrendo a un sistema di movimentazione a vuoto. In genere, il sistema di presa asseconda le esigenze della produzione, dove precisione e velocità costituiscono due caratteristiche imprescindibili. Pertanto, la programmazione nel pick and place è fondamentale, dove il Plc – acronimo per Programmable logic computer – lavora per garantire il funzionamento di mezzi che si muovono entro percorsi ben definiti. Portali robotici o robot gantry sono tra i più diffusi in ambito picking. Tra le operazioni di movimentazione garantite, ci sono la pallettizzazione e la depallettizzazione. Nel primo caso si procede con lo spostamento della merce dal trasportatore al pallet, nel secondo caso il percorso si segue un percorso inverso.
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Aziende simili, magari vicine, sono sempre diverse. Tuttavia, quando queste aziende impiegano robot pick and place, trovano un punto in comune: un sistema automatizzato affidabile, stabile, flessibile. Perché con l’automazione non si evitano solo errori, ma si preservano e potenziano condizioni ottimali – come parametri di carattere igienico sanitario – per poter lavorare. I robot di questa tipologia sono un altro fiore all’occhiello dell’industria 4.0, che danno ulteriore impulso alla supply chain sin dalle operazioni in magazzino. LGA è un’azienda che crede dell’eccellenza perché crede nell’innovazione sostenibile. Che supporta e non sostituisce l’uomo. Progettiamo e implementiamo soluzioni automatiche perché convinti che la competenza e l’esperienza consentono di rispondere a tutte le esigenze. Alle vecchie e alle nuove istanze di coloro che fanno impresa. Da un lato, aumento della produttività, consegne in tempi più rapidi e logistica intermodale. Dall’altro, la necessità di una nuova visione che si avvale di tecnologie nuove
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