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Fermo macchina industriale, conoscerlo e prevenirlo

14 Gennaio 2025 0 Comments senza-categoria

Il fermo macchina industriale non programmato rappresenta più di un inconveniente per il mondo produttivo. Molti fattori condizionano e prolungano alcune interruzioni nell’attività, con ripercussioni negative nel breve e nel lungo termine. Mancanza di materie prime, errore umano, malfunzionamenti hardware e software sono le cause più comuni del blocco alla produzione, a seconda dei processi aziendali e dei singoli settori. Tutto ciò turba e infastidisce gli imprenditori e i clienti, dato che la credibilità aziendale viene meno e i costi lievitano più del dovuto. Pertanto, si può parlare di danni tangibili già nel breve – per le perdite economiche – così come di danni  intangibili nel lungo termine – perché l’immagine di un brand viene meno. La consapevolezza del rischio può spingere le aziende a investire sulla prevenzione – soprattutto la formazione delle risorse umane – e su tecnologie efficaci che permettono di effettuare riparazioni tempestive.

Fermo macchina industriale, i mezzi per prevenirlo

L’efficienza produttiva non può prescindere dalla manutenzione pianificata, anche nota come manutenzione predittiva. Si possono anticipare i problemi, come il fermo macchina industriale, grazie a sistemi sofisticati che si avvalgono

  • Sensori intelligenti che raccolgono dati utili ai fini delle analisi produttive
  • Monitoraggio che punta su informazioni real time che ottimizzano le operazioni

A livello statistico, nel cinquanta per cento dei casi l’inattività delle macchine dipende è correlata a problemi ai sistemi hardware e software. Tuttavia, il fattore umano non è un parametro da sottovalutare, per cui è importante dare alla formazione professionale il giusto risalto secondo intervalli di tempo prestabiliti. Un criterio prioritario per la manutenzione predittiva che si distingue dalla manutenzione reattiva. In quest’ultimo caso si interviene a guasto già avvenuto. Non meno importante il rischio che agenti atmosferici e calamità naturali possono rappresentare, per quanto meno probabili rispetto ad altre cause.

fermo macchina

Quanto dura il fermo macchina industriale?

Di fronte al rischio di fermo produttivo industriale, è lecito domandarsi quanto può durare. La risposta non è immediata, perché anche in questo caso una valutazione frettolosa può generare una risposta altrettanto precipitosa. La probabilità che si possano sottovalutare gli inconvenienti occorsi non è così remota. Può capitare che, ad una prima occhiata, un problema appaia risolvibile nel giro di pochi giorni. In qualche caso la situazione può rivelarsi più complessa, in quanto possono sorgere una o più complicazioni. Quindi, prima di contattare il cliente e fornire un feedback sbagliato, occorre riflettere bene. Capacità di intervento e correttezza verso la clientela sono due valori per un’azienda come Lga, che si impegna a fornire assistenza continuativa. Nonché a prevenire danni hardware e software, spesso dovuti a condizioni ambientali precarie con scarsa attenzione a parametri come temperatura e umidità. Bisogna evitare l’usura dei componenti, incentivando  investimenti e migliorando l’attività di monitoraggio.

Il ruolo cruciale di formazione e AI

Oltre agli investimenti operativi sui dispositivi, la formazione gioca un ruolo cruciale. Pertanto, personale non aggiornato e risorse non formate adeguatamente, non saranno in grado di intervenire tempestivamente per ripristinare la produttività in tempi rapidi. Questo è uno scenario da evitare se non si vogliono allungare i tempi del fermo macchina industriale non programmato. La capacità di intervento dipende dalla conoscenza dei singoli processi e in situazioni di emergenza rappresenta un riscatto per l’immagine dell’azienda. È attraverso la consulenza che si rinsalda il rapporto col cliente, che ha il diritto di pretendere

  • Uso e applicazione di Machine Learning e Intelligenza Artificiale (AI) utili a identificare modelli e prevedere guasti
  • Applicazione di algoritmi avanzati per ottimizzare i cicli di carattere manutentivo che facilitano la pianificazione per le fasi operative
  • Utilizzo di dispositivi e materiali ad alta efficienza
  • Studio delle caratteristiche di un prodotto, inclusi rivestimenti e superfici

Macchinari datati: costi aggiuntivi e scarsi pezzi di ricambio

Quando si parla di fermo macchina industriale non programmato, vengono in mente perdite e costi che stop forzati possono comportare. Diversi studi autorevoli, hanno dimostrato che per alcune aziende IT si parla di costi aggiuntivi e non previsti, pari a decine di migliaia di dollari l’ora. Le multinazionali pagano un conto salato, così come le aziende manifatturiere operanti in più mercati. Costi più contenuti riguardano le piccole e medie imprese, ma bisogna considerare che le spese sono sempre proporzionali alle risorse investite, con inevitabili ripercussioni sui bilanci. Il controllo sullo stato delle macchine, gli aggiornamenti software dedicati, l’identificazione di processi obsoleti aiutano a definire il rischio e contrastarlo. Inoltre, è bene valutare la disponibilità e la reperibilità dei pezzi di ricambio. Se scarsi, indicano che un macchinario è datato. Il fermo macchina industriale non programmato, diversamente da quello programmato, implica uno sforzo corale e una capacità di visione costanti.

 

AMR
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